Nonostante i venti e le paure della crisi in Europa, che in una ottica di mercato globale sembrano impensierire più per la situazione di alcuni paesi che in una visione generale, il settore conferma nel primo quarto del 2011 la ripresa segnalata già nel 2010.
È quanto viene evidenziato dagli esperti del WTTC e dell’UNWTO agli incontri organizzati nell’ambito del WTM in corso a Londra in questi giorni.
Nel 2011 e nel 2012 il sistema del turismo crescerà ancora, seppure in maniera inferiore a quanto precedentemente previsto. La crescita per il 2011, prima stimata nel 4,5%, scende al 3,2%. Maggiore il calo per il 2012: dal 5,1% al 3,3%.
Le notizie sull’economia negli USA, dove la crescita del PIL è segnalata in calo dal 3% dell’ultimo trimestre 2010 all’1,5% del secondo trimestre 2011, e la crisi europea, che mostra crescite sotto all’1% anche nei paesi più avanzati, si riflette nel timore dei consumatori. Gli eventi di queste ore sul mercato dei titoli peggiora la situazione e rende oggettivamente più povero il mercato. Il turismo risente della debolezza del sistema, tuttavia le stime ci mostrano valori ancora in crescita – seppure meno del previsto – destando talvolta stupore negli analisti economici.
Anche per i prossimi anni, seppur leggermente rivisti verso il basso, si prevedono segnali positivi. Tra il 2011 e il 2021 è indicata una crescita del 4% annuo, contro il 4,3% delle previsioni pre crisi. Una diminuzione dovuta principalmente alle difficpoltà di questi anni.
Valori che porterebbero 69 milioni di nuovi addetti nel settore nei prossimi dieci anni.
La ripresa del medio oriente dopo i cambiamenti istituzionali e il recupero del Giappone sono i principali temi da monitorare tra la fine del 2011 e l’inizio del prossimo anno.