Il quadro di riferimento mondiale, secondo WTM ed Euromonitor, presenta valori incoraggianti. Di questa situazione dovrebbe avvantaggiarsi l’attività turistica, considerato il suo valore in termini di obiettivi sociali e di “fuga” per chi risiede negli agglomerati urbani che si fanno sempre più numerosi e spesso faticosi in termini di qualità della vita.
– È prevista una crescita del 3% circa dell’economia mondiale, dato che riprende il valore del 2012, segnalando un sistema globale in equilibrio.
– Il Fondo Monetario Internazionale indica per il 2014 un aumento del PIL del 3,8%, in particolare grazie al risultato dell’Eurozona.
– Il potenziale dei BRIC nel lungo termine rimane invariato e sono attese performance positive nel biennio 2015 – 2017.
– Il quinquennio 2012 – 2017 vedrà una ulteriore crescita dei flussi e della spesa dei turisti guidati dai paesi emergenti.
– Anche dai mercati avanzati, USA, Europa e Giappone, riprenderanno i flussi dopo la ripresa dalla crisi.
– L’intermediazione, anche quella delle agenzie più piccole, si sposterà sempre più verso l’online, con aspettative rosee anche per le maggiori come Expedia e Priceline, e per quelle nei mercati emergenti tra le quali, per la Cina, Ctrip.
– Il booking da mobile aumenterà ancora la quota parte, superando le percentuali a due cifre già raggiunte nel 2012 in alcune fasce di mercato e specifici target.
Tra il 2012 e il 2017:
Acquisti on line: +8% annuo circa
Acquisti off line: +3% annuo circa
Pil e arrivi: +4% annuo circa
Spesa dei turisti: +4,5% circa
Un quadro positivo dove però ha spazio chi sa innovare, rispondere ai bisogni dei clienti, comunicare efficacemente con una platea globale. Una continua crescita in quello che Taleb Rifai, segretario generale dell’UNWTO ama definire “il secolo del turismo”.