Ripresa mondiale oltre le previsioni grazie ai Paesi emergenti

Per l’Europa Mediterranea il dato più basso
L’anteprima del UNWTO World Tourism Barometer consegna al settore una stima dei flussi 2010 e una previsione 2011 che segnalano in maniera chiara la ripresa. Il turismo internazionale, rallentato dalla crisi internazionale dal secondo semestre del 2008 a novembre 2009 ha ricominciato a crescere, seppur con ritmi diversi. Nel 2010 il numero di arrivi internazionali è cresciuto del 6,7% rispetto al 2009, che a sua volta aveva segnato un calo del 4,0% rispetto all’anno precedente. Il numero di arrivi ha toccato i 935 milioni. Il valore è il risultato di un andamento a doppia velocità che ha visto le economie avanzate (+5%) più lente di quelle emergenti (+8%). Mancano a questi dati le valutazioni sul turismo interno che rappresentano componenti importanti del settore. Asia (nord est +14%, sud est +12%, meridionale +10%), Medio Oriente (+14%) e Sud America (10%) sono le macroaree di maggiore crescita, tutte con valori superiori al 10%. L’Europa quella con la crescita minore (3%) e all’interno di questa l’Europa Meridionale Mediterranea con il valore 2008 più basso rilevato a livello mondiale: +2%. Il dato deve essere interpretato e pesato sul volume totale di arrivi, non si può vedere come segnale di crisi di area, dando il via ai soliti allarmismi, ma come elemento di valutazione di un mercato in fase di modifica, legandolo a strategie e pianificazioni necessarie per valorizzare punti di forza e professionalità.
Per il 2011 le previsioni sono di ulteriore crescita, seppur minore rispetto al 2010. Il trend di lungo periodo, che indica una crescita degli arrivi leggermente inferiore al 4%, viene in linea di massima confermato anche a prescindere dai momenti di crisi, come già avvenuto in precedenza.
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